martedì 15 novembre 2011

Colore e lunghezze d'onda


Le differenti lunghezze d'onda vengono interpretate dal cervello come colori, che vanno dal rosso delle lunghezze d'onda più ampie (minore frequenza), al violetto delle lunghezze d'onda più brevi (maggiore frequenza). Ci preme, tuttavia sottolineare, che non a tutti i colori possiamo associare una lunghezza d'onda. Spesso questo aspetto non viene sottolineato e si diffonde l'errata convinzione, inconsapevolmente foraggiata anche da immagini come quelle presenti in codesta pagina, che ci sia una relazione biettiva tra un colore e una lunghezza d'onda. In realtà, è vero che ad ogni lunghezza d'onda è associabile un colore, ma non è vero il contrario. Quei colori a cui non sono associate lunghezze d'onda, sono invece generati dal meccanismo di funzionamento del nostro apparato visivo (cervello+occhio). In particolare i coni, cellule della retina responsabili della visione del colore, si differenziano in tre tipi perché sensibili a tre diverse regioni spettrali della luce. Quando, ad esempio, due diverse onde monocromatiche, appartenenti a due regioni diverse di cui prima, sollecitano contemporaneamente l'occhio, il nostro cervello interpreta la sollecitazione come un nuovo colore, "somma" dei due originari.
Le frequenze immediatamente al di fuori dello spettro percettibile dall'occhio umano vengono chiamate ultravioletto (UV), per le alte frequenze, e infrarosso (IR) per le basse. Anche se gli esseri umani non possono vedere l'infrarosso, esso viene percepito dai recettori della pelle come calore. Telecamere in grado di captare i raggi infrarossi e convertirli in luce visibile, vengono chiamati visori notturni. La radiazione ultravioletta non viene percepita dagli esseri umani, se non in maniera molto indiretta, in quanto la sovraesposizione della pelle ai raggi UV causa scottature. Alcuni animali, come le api, riescono a vedere gli ultravioletti; altri invece riescono a vedere gli infrarossi.
- Fonte: Wikipedia -
La luce che contiene tutte le lunghezze d'onda della radiazione visibile appare generalmente bianca.; essa entrando nell'occhio crea una sensazione visiva. La radiazione visibile fa parte del campo delle onde elettromagnetiche. Il campo delle lunghezze d'onda della luce è compreso fra 380 e 780 nm (nanometri). Ciascuna lunghezza d'onda della radiazione visibile viene percepita dall'occhio sotto forma di un determinato colore dello spettro. La successione di questi colori corrisponde a quella dell'arcobaleno.
Tutta la materia, corpo umano compreso, è composta di atomi o campi atomici, che vibrano secondo determinate lunghezze d'onda.
L'effetto terapeutico del colore sull'organismo umano è legato alla natura oscillatoria delle nostre cellule: il malessere o la malattia, infatti, non sono altro che una disarmonia del ritmo vibratorio cellulare su cui i colori hanno potere armonizzante (le frequenze dei colori interagiscono con le vibrazioni del nostro organismo riequilibrandole nel caso di malattie o malesseri). Dal punto di vista terapeutico (trattamento di disturbi relativi al nostro organismo), la cromoterapia è considerata una "terapia dolce" in quanto non è invasiva, generalmente non presenta particolari effetti collaterali e fornisce immediatamente un effetto benefico a chi si sottopone ad un trattamento, senza crearne dipendenza.
Con poche eccezioni la cromoterapia può essere utile a tutti, anche a livello preventivo. Infatti, vi sono particolari trattamenti che servono a dare la "messa a punto" individuale, in modo da rendersi più forti e preparati per affrontare i disagi quotidiani.La cromoterapia può essere applicata da sola oppure come potenziamento delle altre cure, essendo un "catalizzatore" formidabile per stimolare processi naturali di autoguarigione.
Le persone che soffrono a livello fisico o psicologico possono associare con profitto la cromoterapia a qualsiasi cura (allopatica, omeopatica, fisioterapica, riflessologica, ecc.) perché essa stimola lo smaltimento naturale delle tossine mobilitate dai principi attivi dei prodotti, pulendo e proteggendo tutto l'organismo.
Ogni applicazione può essere vista a sé stante, quindi anche una sola volta ogni tanto può fornire un buon giovamento, ovviamente però i risultati migliori si ottengono con una serie di sedute: prima settimanali, poi mensili, infine si hanno i tipici "richiami" ai cambi stagionali.

L'occhio umano, illuminato da luce monocromatica di varia lunghezza d'onda, percepisce i seguenti colori:
  • da 400 a 430 nm: zona del violetto;
  • da 430 a 490 nm: zona del blu nelle sue seguenti tonalità intermedie:
  • da 430 a 465 nm : indaco
  • da 466 a 482 nm : blu
  • da 483 a 490 nm : blu verdastro
  • da 491 a 560 nm: zona del verde nelle sue seguenti tonalità intermedie:
  • da 490 a 498 nm : verde bluastro
  • da 499 a 530 nm : verde
  • da 531 a 560 nm : verde giallastro
  • da 561 a 580 nm: zona del giallo nelle sue seguenti tonalità intermedie:
  • da 561 a 570 nm : giallo-verde
  • da 571 a 575 nm : giallo citrino
  • da 576 a 580 nm : giallo
  • da 581 a 620 nm: zona dell'arancione nelle sue seguenti tonalità intermedie :
  • da 581 a 586 nm: arancione giallastro
  • da 587 a 596 nm : arancione
  • da 597 a 620 nm : arancione rossastro
  • da 620 a 700 nm : zona del rosso nelle sue tonalità intermedie:
  • da 621 a 680 nm : rosso
  • da 681 a 700 nm : rosso profondo
- Fonte: pianetamarte.net -

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